Amplificare la presenza: Algorave al SXSW 2019
Il mio ruole
Scrittore, Ricercetore
Il scopo
Ho avuto la fortuna di tornare a scrivere un lavoro di scrittura che avevo avuto per alcuni anni con SXSWorld, che era una meravigliosa rivista che SXSW pubblicava per promuovere diversi artisti e persone influenti nei media.
Il risultato
Algoraves inserisce le performance dal vivo nella programmazione
Gli eventi di live coding creano un nuovo tipo di incontri sociali
Cominciamo con una domanda fondamentale… Che cos’è l’Algorave?
“Algorave è un termine stupido. È un termine divertente. È un termine sciocco. Algoritmo è un termine che intimorisce per sua natura. La gente pensa che gli algoritmi siano cose complicate, ma a volte sono cose semplici, come la matematica di base. Algorave rende il termine algoritmo un po’ più sciocco, forse ironico”, spiega Joanne Armitage. Armitage è una programmatrice, musicista e docente di tecnologia digitale all’Università di Leeds, nonché metà del duo Algobabez, insieme alla collega Shelly Knotts, anch’essa relatrice al SXSW. L’algorave è un’esperienza audiovisiva basata sulla pratica del live coding, ovvero la scrittura e la modifica di codice dal vivo davanti a un pubblico. Alex McLean, pioniere del live coding, e il suo amico Nick Collins hanno battezzato l’Algorave nel 2012. Armitage spiega ulteriormente: “È una variante di questo: ti presenti in un club, in una galleria d’arte o nel salotto di qualcuno. Di solito ci sono due persone chine sui loro laptop: un musicista e un artista visivo. Uno o due proiettori illuminano una parete. Gli artisti iniziano a programmare e il loro codice viene proiettato in modo che tutti possano vederlo in tempo reale. Parte un ritmo. Emerge un’immagine. La gente inizia ad applaudire e a muoversi a tempo di musica mentre questa viene programmata pezzo per pezzo”.

Algorave. Foto di Antonio Roberts

Algorave. Foto di Antonio Roberts

Algorave. Foto di Antonio Roberts

